Onestamente, Recuva e TestDisk sono ottime opzioni e meritano di essere menzionate. Comunque, ci sono altre alternative che potresti considerare. Una di queste è PhotoRec, che nonostante il nome, non si occupa solo di recuperare foto, ma anche di tanti altri tipi di file. È open source e completamente gratuito, anche se ha un’interfaccia un po’ più complicata rispetto ad altri programmi.
Un’altra opzione che spesso non viene menzionata è l’utilizzo del software R-Studio. Anche se l’interfaccia utente può sembrare un po’ datata, è molto potente e versatile. Ma attenzione, perché anche R-Studio segue il modello freemium, quindi non aspettarti di ottenere tutte le funzionalità senza spendere qualcosa.
Se sei orientato verso un’approccio più tecnico, allora puoi provare con CgSecurity’s DDRescue. Questo strumento è particolarmente utile se il tuo hard disk ha settori danneggiati, poiché cercherà di copiare tutti i dati leggibili da una parte e salverà su un nuovo disco. È un po’ più laborioso e richiede una certa competenza tecnica.
C’è chi dice che il miglior metodo per recuperare i file è smettere di usare l’hard disk appena ti accorgi della perdita di file. Infatti, continuare a usare il disco può sovrascrivere i dati cancellati, rendendo molto difficile il recupero.
Un’altra osservazione: sul fronte dei software freemium come Disk Drill (sì, l’ho usato), bisogna essere realistici. La versione gratuita ti permetterà di recuperare solo una piccola quantità di dati. Non ti aspetterai di recuperare grossi volumi senza passare alla versione a pagamento. Detto ciò, Disk Drill è davvero intuitivo e può mostrare quali file sono recuperabili prima di chiedere di pagare. Questo è un plus, perché ti permetterà di valutare se vale la pena investire soldi per la versione completa. Per maggiori dettagli sulle funzionalità di Disk Drill, visitare questo sito Disk Drill.
Contrariamente a quanto detto da @stellacadente, EaseUS Data Recovery Wizard ha una versione gratuita che consente di recuperare fino a 2GB di dati, il che può essere sufficiente se i file persi non sono molto grandi. Questo può essere un buon compromesso se hai bisogno di recuperare qualcosa subito senza spendere nulla.
Per chi preferisce evitare il software, esistono laboratori di recupero dati che possono fisicamente prendere il tuo hard disk e tentare di recuperare i dati. Chiaramente, questa soluzione può essere costosa, ma in certe situazioni critiche può valerne la pena.
E un ultimo consiglio: se continui a lavorare sull’hard disk da cui hai perso i dati, aumenta drasticamente il rischio di perdere i dati definitivamente, quindi sospendi ogni attività until il recupero è terminato. E la prossima volta, magari considera un servizio backup cloud come Google Drive, OneDrive o Dropbox; eviterebbe molti di questi mal di testa.
Spero che queste opzioni ti diano una visione più ampia e aiutino a trovare la soluzione giusta per il tuo caso. Ricorda, la recovery non è mai garantita, quindi prepara bene le tue aspettative. Buona fortuna!