Un altro metodo che potrebbe fare al caso tuo è provare a recuperare i dati tramite una distribuzione Linux live, come ad esempio Ubuntu. Molti utenti non ci pensano, ma i tool integrati nelle distribuzioni Linux sono potenti e spesso sottovalutati.
Metodo 4: Recupero dati con Linux Live
Se non hai familiarità con Linux, non ti preoccupare, è più semplice di quanto sembri. Ecco una guida passo-passo per utilizzare una distribuzione Linux per il recupero dati:
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Preparazione: Scarica una versione di Ubuntu dal sito ufficiale e crea un USB avviabile seguendo una delle tante guide disponibili online.
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Avvio da USB: Una volta che hai il tuo USB pronto, inseriscilo nel computer con l’hard disk danneggiato e avvia il sistema dal dispositivo USB. Dovresti entrare nell’ambiente live di Ubuntu.
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Accesso ai Dischi: All’interno dell’ambiente live, apri l’applicazione “GParted” o “Disks”. Questi strumenti ti permetteranno di vedere se il sistema rileva il tuo hard disk e se è possibile montarli.
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Recupero dei File: Se il disco viene rilevato, potresti copiare manualmente i file importanti su un altro supporto esterno come un’altra USB o un disco rigido esterno. A volte, queste operazioni manuali su Linux possono risolvere il problema in modo più rapido e sicuro.
Avviso Importante:
Ricorda che smanettare troppo su un drive danneggiato può peggiorare la situazione. Se l’hard disk fa rumori strani o non viene rilevato affatto, fermati subito e considera opzioni più sicure, come un servizio di recupero dati specializzato.
Altri Tool da Considerare:
Ho visto che @viaggiatoresolare ha menzionato numerosi tool, ma permettimi di aggiungere altri programmi e tecniche che potrebbero aiutarti:
- R-Linux: Perfetto se hai già un’installazione di Linux o sei comodo a lavorarci. È potente e completamente gratuito.
- ddrescue: Un tool a riga di comando per Linux che può clonare i settori danneggiati dell’hard disk. Usatelo attentamente, poiché una configurazione errata potrebbe sovrascrivere i dati.
Predisporre un Ambiente di Sicurezza:
Prima di eseguire qualsiasi operazione, è essenziale creare un’immagine del disco danneggiato. Così facendo, lavori su una copia del disco e non rischi di comprometterlo ulteriormente. Disk Drill, ad esempio, permette di farlo facilmente.
Puoi trovare ulteriori indicazioni su come utilizzarlo al meglio su questa pagina https://www.cleverfiles.com/lp/data-recovery-software.html.
Notebook o pc fisso?
Se hai la possibilità di smontare l’hard disk e connetterlo a un desktop tramite un adattatore o un dock per hard disk esterni, spesso può anche risolvere problemi di riconoscimento che un laptop potrebbe avere.
Nonostante i vari strumenti gratuiti, non dimenticare di valutare la possibilità di un recupero professionale nel caso i dati fossero molto importanti.
Infine, un consiglio per il futuro: sempre meglio prevenire che curare. Investi in backup regolari e utilizza servizi di cloud storage per i tuoi file più importanti. Buona fortuna e spero che tu riesca a recuperare tutto.